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"Il cappuccio d'osso della luna" al Teatro Argot


 
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  • Dove: Teatro Argot (Via Natale Del Grande, 27)
  • Quando: dal 7 al 26 novembre, ore 20
  • Orario spettacoli: dal martedì al sabato ore 20.30; domenica ore 17.30
  • Biglietti (clicca qui): 12€ (intero); 10€ ridotto; 8€ studenti Tessera associativa stagionale (obbligatoria) 5€

Alberto è un architetto di sessantacinque anni in pensione. Le figlie, Anita la maggiore e Adelia la minore, vivono in un’altra casa rispetto a quella di residenza del padre. L’uomo un po’ per il suo lavoro, un po’ per il carattere, chiuso e anaffettivo, non è riuscito a costruire un rapporto solido con loro. Alberto è rimasto vedovo da qualche mese. Anita non se la sente di lasciarlo in balia di se stesso e lo ospita in casa sua. Adelia invece, che considera il padre responsabile della morte di sua madre, se ne va a vivere con la zia Vittoria, sorella di Alberto. La convivenza tra Alberto e Anita procede tra silenzi, discorsi abbozzati e tentativi di incontro. Vittoria e Adelia invece sono complici, vittime delle stesse mancanze. Lo scorrere del tempo è scandito dai ricordi, finché i quattro non si ritrovano insieme intorno allo stesso tavolo.

Note di regia

 “Una sfocatura, la sensazione di non stare a posto con le parole che si dicono, un senso di manchevolezza di fronte ad un ritratto di famiglia che così famiglia non è. Tutto il testo è percorso da un senso di sospensione del tempo e di inadeguatezza nelle relazioni. Un puzzle di emozioni e sentimenti che ha bisogno pazientemente di essere ricostruito. Geometrie relazionali imperfette, un tema che resta incompiuto e l’impossibilità di ogni singolo personaggio di sapersi relazionare al resto del quadro. Allo spettatore il compito di chiudere questo ritratto con una complicità emotiva che permetta ai protagonisti di pacificarsi e ricreare così un ideale luogo di convivenza”

Maurizio Panici