“Io sono qui!” indaga il tema della comunicazione, attraverso le infrastrutture materiali e immateriali: “io e il mondo” nella realtà digitale. La banda larga, che permette di trasmettere una grande quantità di dati in tempi rapidi, diventa fattore essenziale di crescita economica, culturale e sociale. L’innovazione tecnologica delle infrastrutture materiali cosi come le informazioni e i dati trasmessi attraverso la banda larga migliorano l’efficienza operativa delle imprese e di tutti i settori della nostra società: Sicurezza, Sanità, Giustizia, sistema Finanziario, Pubbliche Amministrazioni che, con la digitalizzazione dei servizi, rendono sempre più efficiente il sistema a beneficio della collettività.
La mostra pone l’accento anche sulla necessità attuale di avere coscienza del luogo da cui il soggetto dialoga con il mondo più che perdersi in esso, cercando di affermare soltanto la sua esistenza a colpi di “post”. Le sette installazioni, poste a introduzione del progetto, ricordano immediatamente allo spettatore che il suo grande potere di essere ovunque grazie alle “App” dello smartphone non può essere dissociato dalla presa di coscienza dei contesti fisici e contestuali in cui agisce. Tutto questo cerca di far riflettere su cosa stia alla base del cambiamento attuale che ha portato a identificare recentemente nella piramide dei bisogni dell’essere umano delle nuove priorità. Mentre storicamente al primo posto era riconosciuta la ricerca di cibo, oggi al secondo posto esiste ed è comparsa – dopo ampie campagne d’indagine – la connessione wireless. Quello che sorprende di più però è che al primo posto si trovi la necessità del carica batteria.
La mostra, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, si articola in una sezione dedicata alle installazioni di sette artisti: Mario Airò, Ulla von Brandenburg, Donna Huanca, Runo Lagomarsino, Ahmet Ögüt, Antonis Pittas e Patrick Tuttofuoco; e una sezione di opere realizzate da quattordici artisti: Maria Thereza Alves, Paolo Parisi, Kamen Stoyanov, Marco Raparelli, Matteo Negri, Giuliana Cunéaz, Yorgos Stamkopoulos, Giulio Rigoni, Chicco Margaroli, Paola Romano, Vincenzo Marsiglia, Camilla Ancilotto, Marianna Masciolini, Savini & Vainio.