Lowinsky -Alice inizia a capire

Foto a cura di Annalisa Pinchetti

Ma da quanto tempo si attendeva un nuovo album dei Lowinsky? Da circa il 2023, “non da tantissimo”- direte voi- ma con loro il tempo diventa un affare maledettamente relativo. Oltre ad essere ma brodaz from anotha motha, hanno un talento speciale che si estende a un'altra dimensione come l'eterea voce di Linda Gandolfi e il violoncello della bassista Elena Ghisleri a cui fanno da perfetto contrappunto la voce di Carlo Pinchetti, la chitarra di Davide Tassetti e la batteria di Federico Inguscio. I testi, alcuni in inglese altri in italiano spaziano fra malinconia e rock puro.

Il disco è stato registrato al Real Sound Studio e prodotto da Ettore Gilardoni ed è uscito per Waddafuzz Records / Rocketman Records.

 Se mi leggete qua sapete che scrivo anche per un'altra rivista in cui emerge la mia parte punk hc perciò vado per le spicce dicendo che ormai sono anziana e con zero tempo da perdere con band che non mi convincono quindi, se vi parlo dei Lowinsky comprenderete che il loro progetto è davvero solido.

 Alice inizia a capire è un album serio, a cui vi affezionerete per la sua intensità, per i testi -La Fortezza mi ha decisamente sconquassata-, ma anche per il suo rigore, e questo è il pregio più grande: un disco da mettere in cassaforte con la certezza di aver ricevuto un dono prezioso.

Un’altra traccia di cui è essenziale parlare è Love Gone, bella nel raccontare la fine di una storia, ma resa speciale dal video girato –durante un live al festival T.ANTICORPI- da Lucia, figlia di Linda e Carlo, con l’ausilio di una vecchia macchina fotografica digitale anni ’00.

 

Il loro approccio è molto cerebrale, rimanendo ancorato al qui e ora e alla naturalezza di chi semplicemente sa fare ciò che gli riesce bene

Alice inizia a capire ha il pregio di permettere una molteplice lettura; se ci si avvicina avendo un bel bagaglio culturale si apprezzano una serie di sottintesi, altrimenti ci si godrà comunque il viaggio ed è questa capacità di arrivare a ogni tipo di ascoltatore che crea qualcosa di memorabile.

 Un altro aspetto che rappresenta uno dei punti di forza dei Lowinsky è non essere mai monodimensionali, se così non fosse probabilmente non sarebbero il progetto collettivo che invece hanno saputo creare. Ogni loro elemento infatti si completa a vicenda.

 

 Completa il tutto l’artwork "Mr Potato Eyes Us" di Rhea Mack.

 

Ah, so che ho dato un' idea iper ingessata, ma sappiate che live fanno i bozzi e sono decisamente di stampo molto, molto punk.

 

 

Vi lascio i loro link IG e Bandcamp.

Il Release Party invece sarà il 27 settembre all' Ink Club di Bergamo.